SPECIAL PROGRAM
MACHINEMA
MACHINE CINEMA
INTRODUCED BY/INTRODOTTO DA MATTEO BITTANTI, GEMMA FANTACCI, LUCA MIRANDA, RICCARDO RETEZ
MARCH 26 2022/26 MARZO 2022 (MIC, INTERACTIVE MUSEUM OF CINEMA, MILAN)
DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA
Hugh Hancock (1977-2018), in memoriam
Machinima è, prima di tutto, il risultato di un errore, proprio come “massage” (vedi The Medium and the Massage di Marshall McLuhan) e “donkey” (anziché monkey, in Donkey Kong di Shigeru Miyamoto). Nello specifico, è la contrazione errata di machine cinema (machinema), come ha scritto Paul Marino in uno dei primi libri sul tema. La storpiatura è rimasta perché oltre al riferimento alla macchina — ovvero il computer — e al cinema, alludeva anche agli anime, che a loro volta rinviano all’animazione. Lungi dall’essere problematica, questa confusione terminologica la dice lunga sulla versatilità del mezzo. Sotto molti aspetti, il machinima è stato in grado di riproporre precedenti forme di espressione audiovisiva e di introdurre qualcosa di originale. Questo è certamente vero per le opere presentate in questo programma speciale — Androids Dream di David Blandy, Les Survivants di Nicolas Bailleul, The Grannies di Marie Foulston e Khtobtogone di Sara Sadik — quattro machinema sublimi.
PROGRAM DESCRIPTION
Hugh Hancock (1977-2018), in memoriam
Machinima is, first and foremost, the result of a mistake, much like “massage” (in Marshall McLuhan’s The Medium and the Massage) and “donkey” (instead on monkey, in Shigeru Miyamoto’s Donkey Kong). Specifically, it is the misspelled contraction of machine cinema (machinema), as Paul Marino wrote in one of the earliest books on the topic. The misspelling stuck because in addition to the reference to the machine, i.e., the computer, and cinema, it also alluded to anime, itself referencing animation. Far from being problematic, this confusion in terminology, is speaks volumes about the medium’s incredible versatility. In many ways, machinima has been able to repurpose previous audiovisual forms of expression and to introduce something original. This is certainly true for the works featured in this special program — David Blandy’s Androids Dream, Nicolas Bailleul’s Les Survivants, Marie Foulston’s The Grannies, and Sara Sadik’s Khtobtogone — four superb machinema.
