LETTA SHTOHRYN

GAME VIDEO ESSAY B

MAY 25-30 2020/25-30 MAGGIO 2020 (ONLINE)

ALGORITHMIC ORACLE

machinima/digital video, color, sound, single channel composite, 8’ 12”, 2019. Ukraine.





“Nessuno sa cosa vedono gli altri. I silos creati dagli algoritmi trasformano la nostra realtà online in un florilegio di esperienze personalizzate. Sui nostri schermi si dispiegano mondi su misura, plasmando la nostra percezione di ciò che esiste al di fuori dello schermo. Pur consumando contenuti differenti, ci comportiamo come se condividessimo la medesima realtà. Cos’ha prodotto questa scissione? Alla luce della summenzionata parcellizzazione dell’esperienza, la nostra vita oggi appare indistinguibile da un videogioco. Pochi clic separano il nostro multiverso. L'oracolo algoritmico cerca di cogliere più realtà simultaneamente. I clic si traducono nel mondo reale in azioni che determinano risultati tangibili. Attraverso quest’opera, ho chiesto all’algoritmo di predisporre differenti scenari basati su un incidente domestico e determinarne lo sviluppo. The Sims 3 fa sfoggio di una potenza algoritmica ‘superiore’ assurgendo al ruolo di macchina oracolare. I giocatori e il set si adattano alle loro caratteristiche e aspetto reale. All’inizio l’utente controlla l’azione, ma successivamente la simulazione si sviluppa sulla base delle decisioni dell’algoritmo di probabilità senza alcuna interferenza, producendo una moltitudine di risultati.” (Letta Shtohryn)

“Nobody knows what the others are seeing. Algorithmically created filter bubbles split our online reality into a multiverse of experiences. Our screens provide us with a customised alternative reality, shaping our ways of perceiving the world offline. I don't see the same content as you, but we act as if we see the same thing. Where did the reality split happen? If one looks at our customised perceptions, it seems not unlike an open-world game replayed without saving. It is a series of clicks that separate our multiverse. Algorithmic Oracle attempts to grasp multiple realities at the same time. The clicks are being translated IRL to causal actions that create tangible outcomes. In this work, I am asking a game algorithm to create a series of what-if scenarios of an event of a house fire, letting The Sims 3’ game algorithm decide how a real-life event could have unfolded. The Sims 3 is used here as a way to employ a "higher" algorithmic power, an oracle machine. All the players and the set in the video are crafted to fit their real characteristics and looks. The game starts every scenario with three steps controlled by the player. After the action is completed, the game runs scenarios based on its probability algorithm without interference resulting in a multitude of outcomes.” (Letta Shtohryn)

L’ARTISTA

THE ARTIST

Letta Shtohryn è un'artista contemporanea di origine ucraina che lavora prevalentemente con immagini in movimento, scultura, installazione, scrittura e fotografia. Nella sua pratica si cimenta con i nuovi media, la scultura e gli interventi sul campo. Ha studiato fotografia presso la Scuola d'Arte di Vienna, filosofia e sociologia presso l’Università di Vienna e ha ottenuto una Laurea Magistrale in Arte digitale all’Università di Malta nel 2016. Shtohryn utilizza le teorie critiche sui media per collegare il digitale al tangibile, lo storico all’attuale, attraverso un filtro sottilmente femminista. La sua pratica si colloca all'intersezione tra il digitale e l’umano, in un mondo sempre più governato dagli algoritmi.

Letta Shtohryn is a Ukrainian born, internationally based contemporary artist working predominantly with moving image, sculpture, installation, text, intervention and photography. She works predominantly with new media, sculpture and intervention. Her academic background is in Photography (Art School Vienna); Philosophy/Sociology (University of Vienna); MFA Digital Art (University of Malta /2016). Shtohryn utilises critical media reflections linking the digital with the tangible, the historic with the current projecting subtle feminist undertones. Her work can be placed at the intersection between the digital and the human coexisting in a world that is increasingly governed by algorithms.